Prof un pò di fiducia non ho copiato da internet!

Nella Filosofia Greca esistono due posizioni contrapposte sulla figura della donna, la prima introdotta da Socrate e da Platone in giovinezza , la seconda introdotta da Aristotele e da Platone in vecchiaia.

 

Socrate ha una visione moderna della donna, molti scritti che ci arrivano riportano che è aperto all’ascolto della donna e le considera pari se non superiori in alcune virtù agli uomini.

Questo si può verificare nel Simposio , dove risponde ad una domanda di Aristippo , che gli chiede per quale motivo avesse sposato una donna con un carattere difficile, Socrate gli risponde facendo un paragone , dice che una volta che hai imparato a domare il cavallo più forte , sarai in grado di domare tutti gli altri. Anche se questa frase può sembrare offensiva , è un complimento a sua moglie , che considera superiore a molti suoi compagni greci , quindi sapendo affrontare un discorso con sua moglie è in grado di affrontare (e battere) tutte le persone che considera inferiori alla sua sposa.

 

Aristotele ha un’idea molto misogina , considera le donne inferiori sul lato fisico e mentale , introducendo la superiorità dell’uomo soprattutto sulla parte decisionale (politica) e affermando la “debolezza“ nel prendere decisioni.

(Lady di Ferro)

Un’altra affermazione di Aristotele è l’inferiorità genetica, che dimostra in un suo trattato paragonando l’uomo al seme che porta evoluzione e vita, e la donna alla semplice materia inerte.

Anche in questo caso sta sbagliando , perchè oltre a non avere gli strumenti necessari per controllare ciò che sta dicendo fa una previsione errata: Nettie Stevens nel 1905 scopre che la quantità del materiale contenuto nei cromosomi è minore se il soggetto è di sesso maschile , e da questa importante scoperta ne susseguiranno altre che affermano la resistenza delle donne a malattie che colpiscono in modo attivo solo gli uomini.

esempio lampante è l’emofilia , malattia presente da generazioni nell’albero genealogico inglese che colpisce solamente principi.

Il filosofo resta fedele alla concezione del tempo , che indicava la donna come portatrice di sventura , il famoso mito di pandora racconta come la donna voluta da Zeus e forgiata da Efesto sia un dono infausto. Il capo degli dei ha voluto punire l’uomo per aver accettato il fuoco da parte di Prometeo , che glielo aveva sottratto.

 

Platone non dà un’idea precisa del ruolo della donna nei suoi scritti, Nelle Leggi la sua idea assomiglia di più a quella di Aristotele, considera la donna inferiore e non adatta a ricoprire alcuna carica riservata agli uomini , come la politica e la guerra; inoltre esse non potevano ricevere la stessa istruzione riservata ai maschi , le loro facoltà dovevano essere limitate alla casa e all’educazione dei figli.

Nella repubblica invece mette sullo stesso piano le facoltà mentali dei due sessi indicando idonee le cariche che non comportano uno sforzo fisico troppo elevato, addirittura apre le porte dell’esercito alle donne , attività considerata esclusivamente maschile al tempo.